Recenti sentenze della Cassazione sulla sicurezza dei lavoratori

A giugno sono state emesse dalla Corte di Cassazione due sentenze rilevanti, concernenti la sicurezza sul lavoro nei cantieri edili.

Quest’ultime riguardano, nello specifico, gli obblighi del datore di lavoro nei confronti dei dipendenti.

La sentenza 24082/2012 del 18 giugno fa riferimento ai casi di compresenza (anche se non contemporanea) di più imprese sul cantiere e alla conseguente necessità che il datore di lavoro designi un coordinatore della sicurezza in fase di progettazione.

Il reato imputato, infatti, consiste proprio nell’aver omesso di nominare questa figura, fondamentale per garantire condizioni sicure nei cantieri, determinando, così, una mancanza di disciplina sulle modalità di accesso agli spazi di lavoro. Tali condizioni, invece, richiedono una pianificazione coordinata delle norme di accessibilità, data la quotidiana presenza di materiale sparso in questi luoghi, e la necessità di predisporre un piano operativo di sicurezza (POS) con relativi dispositivi di protezione collettivi e individuali.

La sentenza 25145/2012 del 25 giugno, invece, ribadisce gli obblighi da parte del subappaltatore (che esegue opere specialistiche in un cantiere) al rispetto delle norme antinfortunistiche, anche se la sua attività si svolge contestualmente ad altre imprese e nonostante l’organizzazione dei lavori sia di pertinenza dell’appaltatore.

Pertanto, il titolare della ditta subappaltatrice, accusato di non aver valutato i rischi per la sicurezza sul lavoro derivanti dalla propria attività svolta nel cantiere e non aver individuato le misure di prevenzione e protezione, aveva il dovere di garantire ai dipendenti condizioni di lavoro sicure, informando loro sui rischi cui erano esposti e fornendo loro informazioni e mezzi adatti per tutelare la propria salute.